Imbottigliamento

Il vino è Pronto quando, trascorso il necessario periodo di Maturazione, ha conseguito le necessarie caratteristiche organolettiche, venendo sottoposto a controlli  e verifiche per assicurarsi che sia in possesso di tutti i requisiti indispesabili a garatirne l'intergrità dei caratteri e dei pregi che lo dovranno contraddistinguere una volta versato nel bicchiere. 

A questo punto può essere avviato all'Imbottigliamento e allo Stoccaggio, dove passerà un periodo di Affinamento prima di essere messo in commercio. 

Sistemi di Imbottigliamento

° IMBOTTIGLIAMENTO A CALDO consiste in una rapida pastorizzazione a 65-85°C del vino con successivo abbassamento della sua temperatura a 45-50°C e immediato imbottigliamento.

° IMBOTTIGLIAMENTO STERILE A FREDDO consiste nella sterilizzazione preventiva di tutto ciò che andrà a contatto con il vino, il quale poi all'atto dell'imbottigliamento verrà filtrato mediante filtri sterilizzanti a porosità predeterminata in grado di trattenere lieviti e batteri.

° IMBOTTIGLIAMENTO IN ASSENZA DI ARIA consiste nel ridurre il più possibile il contatto del vino con l'ossigeno, impiegando gas inerti quali azoto o CO2 nelle varie operazioni di travaso, filtrazione e imbottigliamento, immettendo in questa ultima fase opportune dosi di SO2 libera per proteggere il vino da eventuali alterazioni biologiche e ossidative.

Linea di Imbottigliamento

In tutte le cantine medio-grandi l'imbottigliamento viene fatto con appositi macchinari in grado di riempire, tappare ed etichettare le bottiglie secondo uno schema organizzativo quasi sempre come il seguente:

  • LAVAGGIO INTERNO BOTTIGLIE E CONTROLLO VISIVO
  • RIEMPIMENTO (ISOBARICHE o A PRESSIONE PER SPUMANTI - A GRAVITà o LEGGERA DEPRESSIONE PER VINI TRANQUILLI)
  • TAPPATURA
  • LAVAGGIO ESTERNO (STOCCAGGIO PER AFFINAMENTO IN BOTTGLIA)
  • CAPSULATURA
  • ETICHETTATURA
  • IMMAGAZZINAMENTO

Tipologie di Bottiglie in Vetro

1. BORDOLESE (la più utilizzata)

2. BORDOLESE A SPALLA ALTA

3. CHAMPAGNOTTA (spumanti)

4. CHAMPAGNE CUVèè 

5. RENANA (bianchi)

6. MARSALESE (marsala)

7. ALBEISA (barolo)

8. BORGOGNOTTA (rossi e bianchi)

9. BOCKSBEUTEL (riesling)

10. PORTO (porto)

Tipologie di Formato in Vetro

Tipologie di Tappi

TAPPO SUGHERO NATURALE MONOPEZZO ricavato da plance di sughero con spessore elevato perforate in un unico pezzo, conservando inalterate le caratteristiche chimico-fisiche della materia prima.

TAPPO SUGHERO COMPENSATO in sughero naturale costituito da 2 o più parti di sughero unite mediante collante per alimenti.

TAPPO A FUNGO composto da un corpo di sughero macinato e pressato con colle alimentari e da una porzione costituita da una o due rondelle di sughero incollate al corpo e poste a contatto del vino

TAPPO RASO BOCCA AGGLOMERATO o TECNICO costruito industrialmente e composto da sottoprodotti della produzione dei tappi naturali (macinato e pressato) uniti da colle alimentari.

TAPPO INCAPSULATO a T composto da u corpo di sughero naturale e da una parte superiore in legno, PVC, porcellana, vetro, metallo o altri materiali.

TAPPO SINTETICO realizzato con diverse tecniche e con materiali di origine plastica contenenti polimeri in forma espansa per renderlo elastico.

TAPPO IN VETRO a T con una guarnizione di silicone alimentare o altro materiale neutro

TAPPO A VITE STELVIN cilindro di alluminio dalla forma filettata con le parti a contatto del liquido rivestite di una guarnizione di tenuta in materiale plastico alimentare.

TAPPO A CORONA costituito da una capsula metallica che si aggrappa alla bocca della bottiglia e una sottile guarnizione di plastica situata sotto la parte metallica che consente la tenuta stagna.

Unitamente alla BIDULE venfono usati per la presa di spuma negli spumanti metodo    classico.

Sentori e Gusto di Tappo

L'odore di muffa, di terra umida e di cartone bagnato il più delle volte è attribuibile ad un difetto del tappo di sughero e di alcuni composti presenti in esso responsabili di tali cessioni.

 

° ARMILLARIA MELLEA è un fungo che si sviluppa già nella corteccia del sughero e porta direttamente il "gusto di tappo".

° TRICLOROANISOLO TCA alla cui origine vi sono numerosi microrganismi e si forma quando il tappo viene a contatto con qualsiasi composto a base di cloro facendo assumere al vino l'odore del sughero bagnato, cantina umida, muffa.

 

Altri composti volatili identificati nel sughero sono capaci di interagire con il vino:

 

° PIRAZINE oltre cha da uve acerbe o coltivate in climi freddi possono derivare anche dal sughero trattato con SO2, dando note erbacee e di asparago.

° OTTANOLI prodotti da microrganismi e lipidi presenti nel sughero danno note di fungo, metallico e muffa.

° METILSOBORNEOLO originato da miceti che danno odore di fungo terroso.

 

IMPORTANTE: Si può confondere l'odore di tappo con caratteri olfattivi di natura diversa come quelli dovuti all'uso di botti o barrique con doghe di legno mal stagionato o attaccate da microrganismi o troppo vecchie, all'uso improrio di tannini enologici oppure a contaminazioni in cantina dovute a scarsa pulizia dei filtri e uso di additivi difettosi.