Il Vigneto

Il vignaiolo sceglie il terreno su cui vorrà coltivare la vite attraverso un'attenta osservazione e comparazione dei  fattori geografici e climatici, eseguendo successivamente un'accurata analisi chimica del terreno che sarà fondamentale per la Scelta del Vitigno da impiantare.

Preparazione dell'Appezzamento

Il livellamento del terreno con la tracciatura delle scoline per il drenaggio delle acque è il primo passo, al quale segue lo SCASSO, cioè un'aratura profonda da 70cm nei terreni più morbidi fino a 150cm in quelli più duri, che agevolerà la penetrazione delle radici nel sottosuolo. Terminata questa operazione si inizia a tracciare i filari, con la sistemazione dei pali e dei fili di ferro sui quali la vite si appoggerà e si arrampicherà durante la crescita.

A questo punto risulta fondamentale scegliere il SESTO di IMPIANTO, cioè la distanza tra una vite e l'altra e tra i filari. Queste misure determineranno la DENSITA' delle viti per ettaro, condizionando enormemente la qualità delle uve e quindi del vino che si vorrà ottenere.

IMPORTANTE: al contrario di ciò che si possa pensare, le viti tanto più sono vicine tra di loro, tanto meno vegetano e fruttificano, a tutto Vantaggio della ricchezza del mosto, nel quale potranno concentrarsi maggiormente gli elementi e gli aromi che nè aumenteranno le qualità e il potenziale di invecchiamento.

Una volta deciso il sesto d'impianto si pianteranno le pianticelle che inizieranno a dare i primi frutti a distanza di 3 anni, ma per un raccolto soddisfacente bisognerà aspettarne almeno 5.

Con il passare degli anni, la vite darà uve sempre migliori, fino a raggiungere la massima produttività intorno ai 30 anni, per poi diminuire progressivamente le rese ma aumentandone la qualità. 

Densità di Impianto e Rese per ettaro

La Densità di Impianto e la successiva Resa per Ettaro dipenderanno principalmente da 2 fattori: quante piante si coltiveranno per Ha e quanti grappoli di uva si terranno sulla vite per portarli fino alla vendemmia.

Nel passato si considerava corretto avere dalle 2500 alle 3500 piante per ettaro, recentemente si è passati alle 6500-9000 con una media nazionale intorno alle 4500-5500. Si è visto infatti che impianti molto fitti ma con meno grappoli e con acini più piccoli, portino risultati migliori dal punto di vista estrattivo in vendemmia e qualitativo per il prodotto finale. Il mosto sarà più ricco di estratto e componenti dando una maggiore eleganza ed equilibrio al vino e gli acini essendo più piccoli aumenteranno il loro rapporto tra la superficie della buccia e il volume dell'acino stesso, aumentando i polifenoli e le sostanze aromatiche, con il conseguente risultato di ottenere vini più colorati e profumati. 

 

Per determinare la quantità di grappoli da tenere sulla pianta, ci si affida alla scelta del Sistema di Allevamento della vite (nella prossima scheda) e alla sua POTATURA,  incidendo di conseguenza anche sulla quantità e qualità del mosto che si otterà con la vendemmia.

 

La Potatura sarà di 2 tipi:

  • SECCA eseguita 1 volta all'anno durante l'inverno con la quale si deciderà il numero di gemme che si vorranno avere in primavera, sarà CORTA mantenendo 7-10 gemme per un raccolto di qualità oppure LUNGA mantendo dalle 15 alle 25 gemme per avere un raccolto di quantità 
  • VERDE eseguita 2 volte all'anno durante la fase vegetativa, e servirà a dare la forma alla pianta, a pulire il tronco dai germogli sterili (spollonatura), ad eliminare le foglie per una buona aerazione, a controllare e tagliare ulteriori germogli ed infine verso il mese di luglio al DIRADAMENTO dei grappoli con il taglio di quelli a terrra

Esempio di Resa per HA

1 ha = 10.000 m2

1 Q = 100KG

1 HL = 100 L

 

DENSITA' = PIù DI 6000 PIANTE PER HA

RESA = 100 Q = 10.000 KG UVA ( DI REGOLA SI AGGIRA TRA LE 80-130 Q)

 

CONSIDERANDO CIRCA IL 70% DI RESA IN VINO SE NE OTTERRANNO 70 HL, CIOè 7000L CHE DIVISI PER 0,75 DANNO 9.333 BOTTIGLIE CHE DIVISE A LORO VOLTA PER I 10.000 KG DI UVA INIZIALI, DA COME RISULTATO FINALE LA PRESENZA NEL LORO INTERNO DI ALMENO 1,071 KG DI UVA PER BOTTIGLIA, QUANTITà NECESSARIA PER AVERE UN PRODOTTO FINALE DI QUALITà